DeepSeek limita l'accesso degli sviluppatori ai modelli IA
La recente esplosione di popolarità
di DeepSeek, un nuovo modello di intelligenza artificiale
generativa, si sta rivelando un’arma a doppio taglio per la
startup cinese. L’azienda ha annunciato di aver temporaneamente
limitato l’accesso al suo servizio di interfaccia di
programmazione delle applicazioni, lo strumento Api, usato dagli
sviluppatori, per una carenza di capacità dei server, come
riportato da Bloomberg. “A causa delle attuali limitazioni delle
risorse, abbiamo temporaneamente sospeso l’accesso al servizio
Api per prevenire qualsiasi potenziale impatto sulle operazioni
degli utenti” ha dichiarato DeepSeek. Nello specifico, la
compagnia ha bloccato la possibilità di acquistare nuovi crediti
per la creazione di applicazioni basate sul modello di DeepSeek,
mentre permette agli sviluppatori di continuare a lavorare sui
progetti esistenti. “Apprezziamo la vostra comprensione” si
legge in un aggiornamento diffuso tramite la sezione del sito
ufficiale dell’azienda dedicata alla piattaforma Api. I servizi
di DeepSeek sono stati travolti da un incremento di accessi da
fine gennaio, dopo che la startup ha svelato un chatbot di
intelligenza artificiale che, a suo dire, può rivaleggiare con
ChatGpt, Gemini e Copilot, pur essendo stato sviluppato ad una
frazione del costo dei prodotti concorrenti. In precedenza,
DeepSeek aveva limitato le registrazioni per i nuovi utenti alle
persone con un numero di telefono della Cina continentale. La
scorsa settimana, il Garante italiano per la protezione dei dati
personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato,
la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani
nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di
Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che
forniscono il servizio di chatbot di DeepSeek.
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