OpenAI lavora al chip IA per rendersi indipendente da Nvidia
Mentre entra nel vivo il dibattito
sulla volontà di Elon Musk di acquisire
OpenAI, per 97,4 miliardi di dollari, aumentano le voci sulla
possibilità che la startup americana si lanci nel mercato dei
chip per l’intelligenza artificiale. Secondo indiscrezioni
raccolte da Reuters, OpenAI avrebbe accelerato lo sviluppo del
suo primo chip personalizzato, con l’obiettivo di avviare la
produzione entro la fine dell’anno. La mossa aiuterebbe la
società, che ha anche avviato l’iter per diventare profittevole,
a rendersi indipendente nei confronti di Nvidia, suo fornitore
di chip per l’addestramento dell’IA. Il progetto, affidato a
Tsmc, lo stesso produttore dei chip Apple, sarebbe in fase di
finalizzazione e pronto per il “tape-out”, ossia l’ultimo step
del processo di progettazione. Come scrive Reuters, si tratta di
un passaggio cruciale, che richiede investimenti di decine di
milioni di dollari e può durare fino a sei mesi. Inizialmente,
il chip di OpenAI verrebbe utilizzato per eseguire modelli di
intelligenza artificiale con compiti specifici, ma in futuro
potrebbe essere impiegato anche per l’addestramento di nuovi
modelli, un’attività che richiede grosse risorse computazionali.
Se i risultati saranno positivi, OpenAI ha già in programma di
sviluppare chip ancora più potenti. Inoltre, lo sviluppo di un
semiconduttore proprietario potrebbe consentire ad OpenAI di
ottimizzare le performance dei suoi modelli di IA e di ridurre i
costi a lungo termine. La sfida si inserisce in un contesto di
crescente competizione nel settore dell’hardware specifico di
nuova generazione. Aziende come Meta e Microsoft stanno
investendo miliardi di dollari in infrastrutture dedicate
all’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, la startup
cinese DeepSeek ha dimostrato che è possibile sviluppare modelli
IA potenti con risorse hardware limitate seppur con
problematiche di sicurezza e solidità dei modelli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
0