DeepSeek, la startup cinese di IA di cui si parla così tanto di recente, ha svelato Janus Pro, un modello di intelligenza artificiale capace di produrre immagini, a quanto pare, migliori di quelle generate dai concorrenti.
    Stando ai primi risultati diffusi dall’azienda, il modello più grande, Janus-Pro-7B, eccelle sia nella generazione che nell’analisi delle immagini, battendo Dall-e 3 di OpenAI e Stable Diffusion Xl di Stability AI su due test di valutazione dell’intelligenza artificiale, GenEval e Dpg-Bench. Non supera però i modelli specializzati, creati per attività specifiche, ad esempio le piattaforme dedicate a radiologia o astronomia.
    Janus-Pro è un aggiornamento di Janus, lanciato alla fine dell’anno scorso, disponibile in varie dimensioni, dalla versione compatta da 1 miliardo di parametri a quella da 7 miliardi di parametri. Ancora una volta, secondo il sito Neowin, a destare l’interesse non è solo la qualità dei risultati prodotti ma il fatto che a questi ci si arrivi con una dotazione hardware da parte di DeepSeek inferiore a quella dei colossi occidentali, da OpenAI a Google e Microsoft. Un elemento che ha portato molti esperti a interrogarsi sull’utilità della corsa sfrenata alla dotazione informatica per l’IA e ai costi connessi a tali attività. Janus Pro arriva subito dopo il successo di DeepSeek con il modello di linguaggio R1, che sta dando filo da torcere alle capacità di Gpt-4, per una frazione del costo necessario all’addestramento messo in campo da OpenAI. Si stima infatti che il valore dell’hardware di DeepSeek sia pari al 3% di quello dei competitor statunitensi.
   

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