Tagli ai progetti di IA sicura, a rischio 500 dipendenti Usa
Il National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti si trova al centro di una tempesta, con voci crescenti di licenziamenti che potrebbero colpire fino a 500 dipendenti. Una potenziale riduzione del personale, voluta da Trump ed eseguita dal nuovo dipartimento per l’efficienza del governo (Doge) guidato da Elon Musk, che minaccia di compromettere le iniziative del Nist, come lo Us AI Safety Institute, fondato da Biden, e il programma Chips for America. Le notizie, riportate da Axios, dipingono un quadro preoccupante. Si parla di un vero e proprio “smantellamento” di queste divisioni chiave, con i tagli che colpirebbero sia dipendenti in prova che ai primi anni di servizio.
Un report di Bloomberg afferma che alcuni dipendenti hanno già ricevuto comunicazioni verbali riguardo gli imminenti licenziamenti. Il sito americano di Wired parla della visita di alcuni addetti del Doge all’interno degli uffici del Nist Technology Laboratory presso il campus dell’agenzia a Gaithersburg, nel Maryland. A trovarsi in una posizione vulnerabile sarebbe proprio l’Aisi, Us AI Safety Institute, creato l’anno scorso nell’ambito dell’ordine esecutivo del presidente Biden sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale.
L’istituto era stato incaricato di studiare i rischi dell’IA e sviluppare standard condivisi per bilanciare innovazione e sicurezza. Al ritorno in carica, l’attuale presidente Trump ha abrogato l’ordine esecutivo del predecessore, tanto da causare anche le dimissioni dell’allora direttore, Elizabeth Kelly. Non si sono fatte attendere le reazioni della comunità scientifica e delle organizzazioni che si occupano di sicurezza dell’IA. Jason Green-Lowe, direttore esecutivo del Center for AI Policy, ha espresso sul blog dell’associazione preoccupazione, affermando che “i tagli, se confermati, inciderebbero gravemente sulla capacità del governo americano di ricercare e affrontare le questioni sulla sicurezza dell’IA in un momento in cui tale competenza è più vitale che mai”.
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