Da startup californiana l'IA per i robot domestici
Nella corsa all’intelligenza artificiale generativa si inseriscono anche le aziende di robotica. Dopo le indiscrezioni secondo cui Meta sarebbe al lavoro sui robot umanoidi per uso domestico, la startup californiana Figure ha svelato Helix, un modello di intelligenza artificiale progettato per dotare i robot della capacità di interagire in modo naturale con ambienti casalinghi. Un sistema che integra robotica e IA generativa, per dare agli umanoidi capacità prima precluse.
La presentazione di Helix arriva dopo la chiusura della partnership tra Figure e OpenAI, che ha permesso ai precedenti robot umanoidi di essere potenziati da ChatGpt. Come spiega in una nota Brett Adcock, fondatore di Figure, Helix è il progresso più significativo nella storia dell’azienda, affermando che “ragiona come un essere umano”. Dopo oltre un anno di sviluppo, il team di Figure è riuscito a creare un’IA che comprende il linguaggio parlato, risolve compiti complessi e manipola oggetti, senza la necessità di programmazione specifica preliminare.
Nei test, Helix ha dimostrato di poter gestire un’ampia varietà di oggetti presenti in un ambiente domestico, anche grazie a circa 500 ore di comportamenti teleoperati su cui è stato addestrato. La novità è che sulla base di quanto appreso, l’IA può imparare a compiere altri movimenti, senza averli mai visti. “Helix coordina uno spazio di azione a 35 gradi – scrive Figure – controllando tutto, dai movimenti delle singole dita allo sguardo della testa e la postura del busto. Questo pone sfide uniche: mentre si muovono, i robot cambiano ciò che è possibile raggiungere o vedere, creando scenari che hanno storicamente causato instabilità”. La compagnia ha superato tali difficoltà creando due sistemi integrati, uno per la comprensione dell’ambiente e l’altro per l’operatività, che traduce le informazioni ricevute in azioni robotiche in tempo reale.
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